Prima di tutto usando un linguaggio caldo, diretto, coinvolgente, che faccia arrivare al cuore l’importanza della presenza del volontario. definendo il campo d’azione, e cioè la crescita di un bambino felice, come obiettivo di tutti.

Il primo passo  è stato cambiare il logo, conferendo al brand più spontaneità, energia, colore e vita, che mancavano nel ritratto severo e didascalico del bambino nel vecchio logo. La scritta UVI diventa protagonista perché deve essere bandiera riconoscibile e su cui costruire appartenenza. Il carattere dinamico, che diventa sorriso, abbraccio, identità, comunione, diventa acronimo memorabile e distintivo dove prima nemmeno esisteva.

La palette colore e la tipografia contribuiscono a dare gioia al contesto del prodotto, togliendo quell’istituzionalità troppo rigorosa del nero e verde originario. Il mondo dei bambini deve essere colorato, caldo, vibrante, e i volontari devono essere catturati da questi valori, non dalla pietà o dal disagio. 

Le tre lettere diventano anche simboli potenti per logare le varie “famiglie” all’interno dell’Unione. Le magliette dei volontari saranno caratterizzate da un V, le magliette dei bimbi dalla grande I di Io, punto di partenza unico e assoluto dell’intervento di UVI, e la U sorridente è elemento di vestizione di tutti i pezzi istituzionali.

Il sito, molto semplice e fruibile, è un viaggio tra quello che è stato fatto e tutto quello che c’è ancora da fare, dove è facile capire i progetti aperti e come donare anche semplicemente del denaro. Punto di accesso fondamentale rimane comunque la partecipazione diretta al tempo dei bambini seguiti.